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Servizi turistici e strutture
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La storia
San Severino Lucano è un paese di recente fondazione, sorge nel periodo dei primi venti anni del secolo XVI, feudo della celebre famiglia principesca dei San Severino che donarono ai monaci questa contrada da loro poi battezzata col nome di Casale di San Severino in onore del casato. La denominazione di Casale di San Severino rimase sino al secolo scorso e dal 1862 prese l›attuale nome di San Severino Lucano.
E’ una cittadina arroccata nel cuore del Parco nazionale del Pollino caratterizzata da diverse e suggestive frazioni dove la cortesia della gente e la tipicità dei luoghi la fanno da padroni: gli astrofili lo chiamano il paese delle stelle, gli amanti dell’escursionismo, palestra naturale e attrezzata, gli appassionati di natura, culla di meravigliosa flora e regno di numerosa fauna, che fa delle sue splendide emergenze ambientali, motivo di enorme interesse e attrazione turistica. Percorrere antiche vie della transumanza e della fede che si intersecano tanto nella natura quanto nella vita.
Vie d’acqua dalla sorgente Frida incidono la valle e penetrano nei boschi incontaminati di cerri, aceri, faggi, abeti, e pini Loricati creando l’habitat naturale a lupi, cinghiali e cervi. Nei campi di papaveri e nel museo della fauna minore è possibile ammirare la farfalla, regina dei prati. Immergersi nell’incanto dei paesaggi sconfinati o tra i resti dell’archeologia industriale dei Mulini della Valle, immersi nel verde di una avvolgente natura dove il silenzio accompagna una salita tutta da scoprire verso le cascatine in Bosco Magnano, risale e culmina alla rupe incantata dove come “un nido d’aquila appollaiato” appare il tempio solitario della Vergine del Pollino.
San Severino lucano insignito della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, il riconoscimento che premia i borghi accoglienti dell’entroterra ospita una delle giostre più lente da cui ammirare panorami mozzafiato.
Cibosofia e archeogastronomia
MINESTRA MPASTATA
Ingredienti:
– 1 kg di patate novelle
– 1 kg di fagiolini
– 2 cucchiai d’olio extravegine
– 4 peperoni secchi di Senise
– un cucchiaio di strutto
– 1 spicchio d’aglio
– 100 gr di “frittoli” (ciccioli)
Preparazione:
Pelare le patate e lavarle, mondare e togliere le estremità ed eventuali filamenti ai fagiolini (vaiane). In una grossa pentola d’acqua salata cuocere i fagioli e le patate a cottura ultimata scolare l’acqua e schiacciare il tutto con un mestolo di legno. Mettere in una padella l’olio e friggere i peperoni secchi (cruschi).
Scolarli e metterli in un piatto di portata, salarli.
Nell’olio dei peperoni aggiungere un cucchiaino di sugna (strutto) rosolare uno spicchio d’aglio, aggiungere
i “frittoli” (ciccioli) dorare e versare nella minestra.
Servire caldo con i peperoni.