Il venerato simulacro della Vergine col Bambino permane sul Monte dalla prima domenica di giugno fino alla seconda domenica di settembre, quando, a spalle, viene portata in processione dai “Fratelli della Madonna del Pollino”, una confraternita laica che mantiene e tramanda questo rito, nella Chiesa Madre di San Severino. Le donne, scalze, durante la processione, portano sul capo i “cinti” pesanti e complesse composizioni di fasci di cereali e candele, in segno di penitenza e devozione. Il venerdì e il sabato precedenti la prima domenica di luglio affluiscono al santuario circa ottomila pellegrini provenienti da paesi come: San Severino Lucano e Terranova di Pollino in Basilicata e Albidona, Alessandria del Carretto, Plataci, San Lorenzo Bellizzi, Civita, Villapiana, Amendolara, Trebisacce e Cassano all’Ionio della provincia di Cosenza. I fedeli compiono tre giri intorno al santuario intonando il canto dedicato alla Madonna e, solo dopo, si dirigono verso la statua per invocare una “grazia” o fare voto alla Vergine. L’alpestre santuario vede il culmine della festa alle ore dieci della prima domenica di luglio quando, i pellegrini, prendono la via del ritorno lodando e benedicendo la gloriosa Madonna del Pollino, già sapendo che a settembre andranno a riprenderla.